Il fermo amministrativo è una limitazione che grava su un veicolo a motore, bloccandone la libera disponibilità. Cosa succede però se si vuole rottamare un veicolo con un fermo attivo? Vediamo nel dettaglio regole e procedure da seguire.
Limitazioni del fermo amministrativo
La presenza di un fermo amministrativo blocca la possibilità di rottamare liberamente il veicolo. In particolare:
- È vietata la rottamazione in Italia a qualsiasi titolo.
- Viene bloccata la radiazione dal PRA, impedendo la demolizione.
- È proibito alienare, demolire o distruggere il mezzo.
Questi divieti rimangono validi fino alla revoca del fermo da parte dell’ente creditore.
Casi in cui è possibile rottamare
In alcune situazioni, è possibile rottamare un veicolo nonostante il fermo amministrativo:
- Se il fermo è stato revocato o sospeso temporaneamente.
- Con autorizzazione specifica da parte dell’ente creditore.
- Se è stato pagato o rateizzato il debito che ha causato il fermo.
Ma anche in questi casi, bisogna seguire una procedura corretta.
Procedura corretta per la rottamazione
Per rottamare legalmente un veicolo con fermo amministrativo:
- Ottenere l’autorizzazione alla radiazione dall’ente creditore.
- Effettuare la rottamazione in Italia, presso un centro autorizzato.
- Comunicare la radiazione a Motorizzazione e ACI.
Senza questi passaggi fondamentali, la rottamazione è da considerarsi illecita.
Documentazione necessaria
Per procedere alla rottamazione di un veicolo con fermo, servono:
- Autorizzazione dell’ente creditore.
- Documenti del veicolo: libretto e foglio complementare.
- Certificato di proprietà del PRA.
- Documento d’identità del proprietario.
Avere con sé tutta questa documentazione è obbligatorio per attestare la regolarità dell’operazione.
Costi per la rottamazione
I costi da sostenere per la rottamazione con fermo amministrativo comprendono:
- Imposta di bollo di 32 euro circa.
- Diritti MCTC di 10,20 euro.
- Costi di demolizione del centro di rottamazione.
- Eventuali oneri legali per ottenere le autorizzazioni.
È bene informarsi prima su tutte le spese da sostenere.
Conclusioni
In sintesi, rottamare un veicolo con fermo amministrativo è consentito solo in casi particolari e seguendo una procedura legale rigorosa. È essenziale ottenere tutte le autorizzazioni richieste prima di procedere.Affidandosi ad un esperto di pratiche auto e preparando con cura tutta la documentazione, è possibile portare a termine la rottamazione nel pieno rispetto delle normative.
Domande Frequenti
- Posso rottamare una moto con fermo amministrativo? Sì, il fermo amministrativo vale per tutti i veicoli a motore, quindi anche per rottamare una moto serve l’autorizzazione dell’ente creditore.
- Quanto costa rottamare un’auto con fermo amministrativo? Oltre ai normali costi di rottamazione, con il fermo si aggiungono le spese legali per ottenere l’autorizzazione, variabili per ogni pratica.
- Se pago il debito posso subito rottamare con fermo amministrativo? Sì, con la prova dell’avvenuto pagamento del debito che ha causato il fermo, di solito si può procedere velocemente alla rottamazione.
- Cosa rischio se rottamo senza autorizzazione con fermo? Si rischia una sanzione fino a 10.000 euro e il reato penale di appropriazione indebita, trattandosi di bene non nella disponibilità piena del proprietario.
5. Posso rottamare solo con il documento d’identità? No, per la rottamazione con fermo serve obbligatoriamente anche l’autorizzazione scritta da parte dell’ente creditore che ha disposto il fermo.