Come vendere un’auto con fermo amministrativo

Grazie alla nostra esperienza nel campo della gestione e vendita di auto con fermo amministrativo, siamo in grado di offrirti un aiuto prezioso nella risoluzione di questa situazione. Non solo ti forniremo consulenza sul fermo amministrativo, ma ti offriremo anche la possibilità di vendere il tuo veicolo, garantendoti un pagamento equo e immediato. Se hai ricevuto un preavviso di fermo amministrativo, sicuramente stai cercando il modo più vantaggioso di risolvere la questione. Tenere l’auto ferma in garage non è certo una soluzione economica. Noi siamo qui per aiutarti a liberarti di questo peso, consentendoti di vendere l’auto con fermo amministrativo.

Come possiamo aiutarti a vendere la tua auto con fermo amministrativo?

Grazie alla nostra lunga esperienza nel settore, siamo in grado di occuparci di tutti gli aspetti necessari per la vendita di auto con fermo amministrativo. Iniziamo con il ritiro del veicolo utilizzando un carro attrezzi, ovunque si trovi la tua auto. Per contattarci, puoi chiamare il numero 3270433320 o inviare una email a info@autofermoamministrativo.it. Puoi anche visitare il nostro sito web https://www.autofermoamministrativo.it/contatti. Risponderemo a tutte le tue domande e dubbi sull’argomento, permettendoti di vendere la tua auto con fermo amministrativo in poco tempo e in tutta sicurezza.

Cos’è il fermo amministrativo di un’auto?

Il fermo amministrativo di un’auto è un provvedimento restrittivo emesso dalla Pubblica Amministrazione a seguito del mancato pagamento di una cartella esattoriale. Questo provvedimento vieta la libera circolazione del veicolo, la sua demolizione ed esportazione. Tuttavia, la vendita dell’auto è consentita, anche se il fermo amministrativo non viene estinto. Per verificare se un’auto è gravata da un fermo amministrativo, è possibile richiedere una visura presso una sede ACI/PRA o utilizzare il sistema online dedicato.

Come vendere un’auto con fermo amministrativo

Per vendere un’auto con fermo amministrativo, è necessario fornire ai nostri esperti tutti i dati del veicolo per ottenere una valutazione precisa e una proposta di acquisto. I dati richiesti includono marca, modello, anno e chilometraggio dell’auto. La valutazione è gratuita e non vi è alcun obbligo da parte tua di accettare la proposta di acquisto. Nel caso in cui decidi di vendere l’auto con fermo amministrativo, noi ci occuperemo del ritiro e del trasporto. Il pagamento può essere effettuato immediatamente secondo la modalità che preferisci, come contanti, bonifico, ricarica Postepay o assegno circolare.

Approfondimenti sul fermo amministrativo di un’auto

Il fermo amministrativo di un’auto è un provvedimento emesso dalla Pubblica Amministrazione a causa di un mancato pagamento di una cartella esattoriale. Questo provvedimento impedisce la libera circolazione del veicolo, la sua demolizione ed esportazione. Tuttavia, la vendita dell’auto è consentita. Per cancellare un fermo amministrativo, è necessario saldare il debito che ha causato il fermo. Successivamente, è possibile richiedere la cancellazione del fermo amministrativo presso il PRA, presentando il provvedimento di revoca e il certificato di proprietà dell’auto.

Zone di presenza

La nostra ditta è presente in diverse zone e offre un servizio gratuito di valutazione dell’auto direttamente presso il tuo domicilio o nel luogo che ti è più comodo. Per contattarci, puoi chiamare il numero 3270433320 o inviare una email a info@autofermoamministrativo.it. Siamo disponibili dal lunedì al venerdì dalle 08:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00, e il sabato dalle 08:30 alle 12:30.

Conclusioni

La vendita di un’auto con fermo amministrativo è consentita dalla legge italiana. Se ti trovi in questa situazione e desideri liberarti dall’obbligo di pagare bolli e revisioni senza poter utilizzare il veicolo, puoi contattarci per usufruire del nostro servizio di ritiro auto con fermo amministrativo. Grazie alla nostra esperienza e professionalità, ti offriamo una soluzione rapida e sicura per vendere la tua auto con fermo amministrativo. Contattaci oggi stesso e liberati di questo peso!

Scopri di più

Vendere auto con fermo amministrativo per risolvere il problema

La detenzione amministrativa di un’auto può essere un problema frustrante per i proprietari che si trovano in questa situazione. Tuttavia, esiste una soluzione per liberarsi di questo fermo e vendere il veicolo senza intoppi. In questo articolo, esploreremo come gestire la detenzione amministrativa di un’auto, sia che tu voglia venderla o risolvere la questione. Scopriremo anche come Autofermoamministrativo.it può aiutarti a risolvere il problema in modo rapido ed efficiente.

Cos’è il fermo amministrativo di un’auto?

La detenzione amministrativa di un’auto è una misura imposta dalla Pubblica Amministrazione a seguito del mancato pagamento di una cartella esattoriale. Questo provvedimento impone al proprietario dell’auto di continuare a pagare bolli e revisioni, nonostante non possa utilizzare il veicolo. In altre parole, il veicolo viene sottoposto a un blocco amministrativo che ne limita l’utilizzo.

Vendita di un’auto con detenzione amministrativa

Se possiedi un’auto con detenzione amministrativa e desideri liberarti di questo fermo, puoi optare per la vendita del veicolo. La vendita di un’auto con detenzione amministrativa è regolamentata dalla legge italiana e consentita dal legislatore. Nonostante il fermo, è possibile cedere la proprietà del veicolo a un acquirente interessato.

Come vendere un’auto con fermo amministrativo

Per vendere un’auto con detenzione amministrativa, ci sono alcune procedure da seguire. Ecco una guida passo-passo per aiutarti nella vendita:

1. Valutazione del veicolo

Per prima cosa, è necessario ottenere una valutazione accurata del veicolo. Fornisci tutti i dettagli rilevanti, come marca, modello, anno e chilometraggio, a un esperto del settore. Questo ti permetterà di avere una valutazione concreta e una proposta di acquisto.

2. Contatta Autofermoamministrativo.it

Un’opzione affidabile per vendere un’auto con detenzione amministrativa è Autofermoamministrativo.it. Puoi contattarli telefonicamente al 3270433320 o inviare un’email ainfo@autofermoamministrativo.it. In alternativa, puoi visitare il loro sito webqui. Autofermoamministrativo.it risponderà a tutte le tue domande e ti guiderà nel processo di vendita.

3. Accettazione della proposta di acquisto

Dopo aver ottenuto la valutazione del veicolo, Autofermoamministrativo.it ti fornirà una proposta di acquisto. Questa proposta includerà un pagamento immediato, che può essere effettuato in contanti, tramite bonifico, ricarica postepay o assegno circolare. Ricorda che non sei obbligato ad accettare la proposta se non sei soddisfatto delle condizioni.

4. Passaggio di proprietà e spese burocratiche

Se accetti la proposta di acquisto, Autofermoamministrativo.it si occuperà di tutti i passaggi burocratici necessari. Inoltre, si assumeranno tutte le spese relative al trasferimento di proprietà. Questo ti permetterà di risolvere la questione della detenzione amministrativa in modo rapido ed efficiente.

5. Ritiro e trasporto dell’auto

Autofermoamministrativo.it si occuperà anche del ritiro e del trasporto dell’auto. Un carro attrezzi verrà inviato ovunque si trovi il veicolo, rendendo il processo ancora più comodo per te.

Risoluzione della detenzione amministrativa

Se invece desideri risolvere la questione della detenzione amministrativa senza vendere il veicolo, ci sono alcune opzioni disponibili.

Sospensione della detenzione amministrativa

È possibile richiedere la sospensione della detenzione amministrativa presentando una domanda apposita. Tuttavia, è necessario aver concordato con Equitalia il pagamento della cartella esattoriale e aver pagato la prima rata. Se le rate successive non vengono saldate regolarmente, la sospensione viene revocata automaticamente.

Cancellazione della detenzione amministrativa

L’unico modo per cancellare definitivamente la detenzione amministrativa è pagare la cartella esattoriale causa del fermo e presentare una richiesta all’ACI (Automobile Club d’Italia). Una volta effettuato il pagamento e presentata la richiesta, la detenzione amministrativa sarà cancellata.

Conclusioni

La detenzione amministrativa di un’auto può essere un problema frustrante, ma ci sono soluzioni disponibili. Se desideri vendere il veicolo, puoi contattare Autofermoamministrativo.it per ottenere una valutazione gratuita e una proposta di acquisto. Se invece preferisci risolvere la questione senza vendere l’auto, puoi valutare la sospensione o la cancellazione della detenzione amministrativa. In entrambi i casi, Autofermoamministrativo.it può aiutarti a risolvere il problema in modo rapido ed efficiente. Non esitare a contattarli al 3270433320 o tramite il loro sito webqui per ulteriori informazioni e assistenza.

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Veicolo con Fermo Amministrativo: definizione, pagamento del bollo, difesa come libero cittadino, come evitarlo, chi può comprare la mia auto

E’ l’atto attraverso il quale enti e amministrazioni, nel recuperare un credito, si avvalgono di un concessionario con potere coercitivo che dispone il fermo o blocco di un bene mobile del debitore (ganasce fiscali).
Trova origine dall’art.69 R.D. 18.11.23 n.2440 in materia di Contabilità Generale dello Stato, artt. 50 e 60 D.P.R. 29/09/73 n.602 al titolo “Riscossione Coattiva”, art.214 e successivi del nuovo Codice della Strada.
Il Fermo Amministrativo può quindi essere conseguenza del non pagamento entro i termini di una cartella esattoriale relativa a tasse o debiti tributari dovuti e non pagati (contributi INPS, IVA, IRPEF, Tarsu, bollo auto, etc.), o accessorio ad una determinata sanzione prevista dal Codice della Strada per la quale ad esempio, è necessario il ritiro della carta di circolazione.

Nell’ordinanza n. 192 2018 del 10 ottobre 2018 la Corte Costituzionale si è pronunciata proprio sul pagamento del bollo auto in caso di fermo amministrativo.
La Corte ha analizzato una richiesta di annullamento di una cartella esattoriale emessa per mancato pagamento del bollo, che il proprietario riteneva di non dover pagare perché relativa a periodo in cui l’auto era sottoposta a fermo amministrativo.
La Corte Costituzionale ha ribadito che il bollo auto si deve pagare, dato che il fermo amministrativo blocca di fatto solo la circolazione del veicolo. Il tributo – ricorda la Corte Costituzionale, è correlato non più alla circolazione, ma alla proprietà del mezzo. E in quanto tassa di proprietà il bollo auto si continua a pagare, anche se il veicolo non può circolare.
Per questo è importante essere sempre in regola con il pagamento del bollo, senza lasciare bolli da pagare in arretrato.

Nel caso di un automezzo intestato ad una persona fisica purtroppo le possibilità di impedire il fermo del mezzo sono naturalmente il pagamento del debito. In mancanza si può eccepire che il mezzo diviene indispensabile per l’accompagno di disabili o persone che necessitano di assistenza e accompagno. In alternativa il fermo proseguirà il suo decorso.

I tempi di fermo possono essere evitati. non è un trucco ma una possibilità: è sufficiente co-immatricolare il veicolo con una seconda persona, può essere un amico o un parente. l’amministrazione non può quindi procedere con la detenzione, poiché sarebbe illegittima. Ciò è stato stabilito da diverse sentenze che prescrivevano che il debito di uno dei nominati non dovesse violare il diritto del candidato a utilizzare l’auto. Pertanto, nel caso in cui l’imposta di bollo o un’ammenda non siano state pagate, se l’auto è anche registrata a una seconda persona, l’auto sarà in grado di circolare liberamente.
Una seconda possibilità si presenta quando il veicolo viene utilizzato dal contribuente per motivi di lavoro. Dal momento in cui il debitore dell’amministrazione riceve l’avviso di detenzione, ha un mese per dimostrare di aver bisogno dell’auto per lavorare e quindi per vivere. il veicolo deve essere strumentale alla professione: pensare agli agenti di vendita o ai proprietari di un veicolo usato in un cantiere. la detenzione influenzerebbe l’attività lavorativa. Ovviamente i mezzi utilizzati per un lavoro devono essere registrati nei conti.

Quando l’automobilista non ha i soldi per pagare le cartelle esattoriali (anche a rate) e quindi cancellare il fermo amministrativo, perde definitivamente l’uso dell’auto, né la può rottamare (infatti con il fermo in corso, l’auto non può essere radiata). In alcune Regioni poi, anche con il fermo, si deve pagare il bollo auto. Senza contare che, chi non ha un garage ove lasciare l’auto, dovrà anche rinnovare l’assicurazione nonostante il fermo (è lo scotto di lasciare l’auto su una strada pubblica).
Per questo motivo, se vuoi risolvere il tuo problema di fermo amministrativo, contattaci al numero di telefono 327 0433320 oppure via e-mail info@autofermoamministrativo.it, ricordati che ci interessano solo auto immatricolate dal 2008 in poi

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Cosa comporta avere un fermo amministrativo sul veicolo? | Paghiamo in contanti la tua auto con fermo | Come evitare il fermo amministrativo sul proprio veicolo | Chi compra le auto con il fermo amministrativo?

Quali sono le conseguenze di questo fatidico fermo amministrativo? Il proprietario non ha più l’auto, almeno fino a quando non ha pagato il suo debito, annullando così la registrazione dal PRA. Pertanto non può circolare con il veicolo, pena una multa. inoltre, il veicolo non può essere demolito, cancellato dal registro pubblico o portato all’estero. Anche gli acquirenti del veicolo soggetto a detenzione non potranno circolare su strade e autostrade italiane. Se, nonostante la detenzione, il debitore non paga, il concessionario venderà l’auto per recuperare il credito.

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I tempi di fermo possono essere evitati. non è un trucco ma una possibilità: è sufficiente co-immatricolare il veicolo con una seconda persona, può essere un amico o un parente. l’amministrazione non può quindi procedere con la detenzione, poiché sarebbe illegittima. Ciò è stato stabilito da diverse sentenze che prescrivevano che il debito di uno dei nominati non dovesse violare il diritto del candidato a utilizzare l’auto. Pertanto, nel caso in cui l’imposta di bollo o un’ammenda non siano state pagate, se l’auto è anche registrata a una seconda persona, l’auto sarà in grado di circolare liberamente.
Una seconda possibilità si presenta quando il veicolo viene utilizzato dal contribuente per motivi di lavoro. Dal momento in cui il debitore dell’amministrazione riceve l’avviso di detenzione, ha un mese per dimostrare di aver bisogno dell’auto per lavorare e quindi per vivere. il veicolo deve essere strumentale alla professione: pensare agli agenti di vendita o ai proprietari di un veicolo usato in un cantiere. la detenzione influenzerebbe l’attività lavorativa. Ovviamente i mezzi utilizzati per un lavoro devono essere registrati nei conti.

Quando l’automobilista non ha i soldi per pagare le cartelle esattoriali (anche a rate) e quindi cancellare il fermo amministrativo, perde definitivamente l’uso dell’auto, né la può rottamare (infatti con il fermo in corso, l’auto non può essere radiata). In alcune Regioni poi, anche con il fermo, si deve pagare il bollo auto. Senza contare che, chi non ha un garage ove lasciare l’auto, dovrà anche rinnovare l’assicurazione nonostante il fermo (è lo scotto di lasciare l’auto su una strada pubblica).
Per questo motivo, se vuoi risolvere il tuo problema di fermo amministrativo, contattaci al numero di telefono 327 0433320 oppure via e-mail info@autofermoamministrativo.it, ricordati che ci interessano solo auto immatricolate dal 2008 in poi

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Hai partita iva e una macchina con fermo? | Circolare in strada su un veicolo con fermo

Se il mezzo oggetto dell’attività di lavoro autonomo o anche nel caso di autoveicolo intestato ad una società “Gli strumenti, gli oggetti e i libri indispensabili per l’esercizio della professione, dell’arte o del mestiere del debitore possono essere pignorati nei limiti di un quinto, quando il presumibile valore di realizzo degli altri beni rinvenuti dall’ufficiale giudiziario o indicati dal debitore non appare sufficiente per la soddisfazione del credito; il predetto limite non si applica per i debitori costituiti in forma societaria e in ogni caso se nelle attività del debitore risulta una prevalenza del capitale investito sul lavoro.
Come anche visto nel caso del pignoramento dei macchinari per le società, soggetti giuridici.
Nel caso di automezzo intestato ad una società l’agente della riscossione potrebbe comunque eccepire che l’utilizzo dell’auto, tanto di quello stiamo parlando, potrebbe non essere un problema al proseguimento dell’attività. Discorso diverso nel caso di agente e rappresentanti o anche nel caso per esempio di scuole guida, taxi, o altro in cui l’utilizzo dell’auto è strettamente legato alla generazione di ricavi aziendali. Nel caso di auto intestate alle società budini sarà possibile vedere il pignoramento ma limitatamente ad un quinto del valore del debito iscritto in cartella.

Nel caso si contravvenga a questa divieto viene prevista la sanzione (art. 214, comma 8, del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285). Il proprietario dell?auto deve far cessare la circolazione del mezzo o lo faranno le forze dell’ordine in caso sarete fermati.
Sul veicolo o anche sul bene strumentale come macchinari o attrezzature sarà apposto un sigillo che sarà rimosso quando sarà terminato il decorso il periodo di fermo amministrativo. Nel caso di fermo il veicolo viene trattenuto presso l’organo di polizia, con menzione nel verbale di contestazione.
All’autore della violazione si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 770 a euro 3.086, nonché la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.
Ma non solo perchè in questo caso è disposta anche la confisca del bene il che equivale a perdere l’intero valore residuo del bene.
Le spese per la custodia del mezzo nel deposito saranno a carico del proprietario del mezzo.
Nel caso intendiate presentare ricorso la restituzione non potrà comunque avvenire prima del provvedimento della autorità giudiziaria che rigetta il ricorso.

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Avviso di fermo da parte di equitalia | Auto con fermo? La compriamo noi | La nostra sede fisica è a Ferrara in via Foro Boario 136 | Circolare in strada su un veicolo con fermo

Anche se non previsto dalla legge, solitamente l’iscrizione viene preceduta da un preavviso di fermo (atto non formale) così come raccomandato dall’Agenzia delle Entrate, per cui unico obbligo a carico del concessionario della riscossione è la comunicazione dell’iscrizione del fermo al debitore sopra cui ricade.
Esistono dei regolamenti interni disposti da Equitalia al fine di omogenizzare le procedure dei vari agenti di riscossione e che fissano l’importo minimo di debito sotto il quale non è possibile agire.
Questo è di 50 euro. Contro i regolamenti non si può agire in quanto si tratta di regole interne di condotta non imposte dalla legge, che vogliono coordinare al meglio l’operato di tutti gli esattori (Cerit, Serit, Gerit, etc.).
Scopo del preavviso di fermo è scongiurare il fermo, informando il debitore che si è dato avvio alla procedura.
Il preavviso contiene il termine di 20 giorni entro il quale pagare la somma dovuta, più tasse e spese accessorie.

Quando l’automobilista non ha i soldi per pagare le cartelle esattoriali (anche a rate) e quindi cancellare il fermo amministrativo, perde definitivamente l’uso dell’auto, né la può rottamare (infatti con il fermo in corso, l’auto non può essere radiata). In alcune Regioni poi, anche con il fermo, si deve pagare il bollo auto. Senza contare che, chi non ha un garage ove lasciare l’auto, dovrà anche rinnovare l’assicurazione nonostante il fermo (è lo scotto di lasciare l’auto su una strada pubblica).
Per questo motivo, se vuoi risolvere il tuo problema di fermo amministrativo, contattaci al numero di telefono 327 0433320 oppure via e-mail info@autofermoamministrativo.it, ricordati che ci interessano solo auto immatricolate dal 2008 in poi

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Siamo con te e vogliamo due cose:
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In taluni casi, può capitare che alcune ditte si propongano di acquistare la tua auto gravata da fermo amministrativo, ma imponendo una condizione: che al momento del ritiro si dichiari una perdita di possesso dell’auto in questione, con svariate motivazioni irregolari, a volte giustificate da un ricambio di pezzi usati o altre cause poco credibili. Si può essere tentati dall’accettare questa condizione, perché ci si trova in un momento economico sfavorevole.
Purtroppo, però, questo tipo di compravendita è illegale, e potrebbe metterti in una situazione futura spiacevole.
Infatti, ci sono motivazioni molto precise legate ad una corretta dichiarazione di perdita di possesso auto in fermo amministrativo: nel caso di dubbi basta contattare l’ufficio PRA o ACI di competenza, e sapranno sicuramente darvi una spiegazione più dettagliata dei requisiti necessari.
Diventa importante così non farsi abbindolare da ditte poco serie o interessate solo al proprio tornaconto, che vorrebbero farvi vendere la vostra auto in fermo amministrativo con motivazioni errate o non accettate: questo espediente viene di solito utilizzato da queste ditte per non dover segnalare il proprio nome sui documenti ufficiali dell’auto. In questo modo, continuerete a figurare come i veri proprietari, e perseguibili in caso di reati con oggetto l’auto venduta.

Nel caso si contravvenga a questa divieto viene prevista la sanzione (art. 214, comma 8, del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285). Il proprietario dell?auto deve far cessare la circolazione del mezzo o lo faranno le forze dell’ordine in caso sarete fermati.
Sul veicolo o anche sul bene strumentale come macchinari o attrezzature sarà apposto un sigillo che sarà rimosso quando sarà terminato il decorso il periodo di fermo amministrativo. Nel caso di fermo il veicolo viene trattenuto presso l’organo di polizia, con menzione nel verbale di contestazione.
All’autore della violazione si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 770 a euro 3.086, nonché la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.
Ma non solo perchè in questo caso è disposta anche la confisca del bene il che equivale a perdere l’intero valore residuo del bene.
Le spese per la custodia del mezzo nel deposito saranno a carico del proprietario del mezzo.
Nel caso intendiate presentare ricorso la restituzione non potrà comunque avvenire prima del provvedimento della autorità giudiziaria che rigetta il ricorso.

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Avviso di fermo da parte di equitalia | Che novità ci sono nella normativa di fermo | Auto con fermo? La compriamo noi | La nostra sede fisica è a Ferrara in via Foro Boario 136

Anche se non previsto dalla legge, solitamente l’iscrizione viene preceduta da un preavviso di fermo (atto non formale) così come raccomandato dall’Agenzia delle Entrate, per cui unico obbligo a carico del concessionario della riscossione è la comunicazione dell’iscrizione del fermo al debitore sopra cui ricade.
Esistono dei regolamenti interni disposti da Equitalia al fine di omogenizzare le procedure dei vari agenti di riscossione e che fissano l’importo minimo di debito sotto il quale non è possibile agire.
Questo è di 50 euro. Contro i regolamenti non si può agire in quanto si tratta di regole interne di condotta non imposte dalla legge, che vogliono coordinare al meglio l’operato di tutti gli esattori (Cerit, Serit, Gerit, etc.).
Scopo del preavviso di fermo è scongiurare il fermo, informando il debitore che si è dato avvio alla procedura.
Il preavviso contiene il termine di 20 giorni entro il quale pagare la somma dovuta, più tasse e spese accessorie.

Il Fermo Amministrativo, producendo il blocco dell’auto o di altro bene mobile iscritto al P.R.A., limitando la possibilità di utilizzo dell’autoveicolo, rischia di diventare fortemente penalizzante soprattutto nei confronti di chi, col proprio autoveicolo ci lavora.
In questo senso, il Decreto Sviluppo, oggi convertito nella legge 12 luglio 2011, stabilisce che il Fermo e quindi le Ganasce Fiscali, debbano essere precedute dall’invio per mezzo posta ordinaria di due solleciti di pagamento e che tra i due solleciti devono intercorrere almeno sei mesi.
La tutela del contribuente viene così rafforzata, avendo lo stesso, tutto il tempo per rendersi conto di ciò che sta accadendo.

Quando l’automobilista non ha i soldi per pagare le cartelle esattoriali (anche a rate) e quindi cancellare il fermo amministrativo, perde definitivamente l’uso dell’auto, né la può rottamare (infatti con il fermo in corso, l’auto non può essere radiata). In alcune Regioni poi, anche con il fermo, si deve pagare il bollo auto. Senza contare che, chi non ha un garage ove lasciare l’auto, dovrà anche rinnovare l’assicurazione nonostante il fermo (è lo scotto di lasciare l’auto su una strada pubblica).
Per questo motivo, se vuoi risolvere il tuo problema di fermo amministrativo, contattaci al numero di telefono 327 0433320 oppure via e-mail info@autofermoamministrativo.it, ricordati che ci interessano solo auto immatricolate dal 2008 in poi

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In taluni casi, può capitare che alcune ditte si propongano di acquistare la tua auto gravata da fermo amministrativo, ma imponendo una condizione: che al momento del ritiro si dichiari una perdita di possesso dell’auto in questione, con svariate motivazioni irregolari, a volte giustificate da un ricambio di pezzi usati o altre cause poco credibili. Si può essere tentati dall’accettare questa condizione, perché ci si trova in un momento economico sfavorevole.
Purtroppo, però, questo tipo di compravendita è illegale, e potrebbe metterti in una situazione futura spiacevole.
Infatti, ci sono motivazioni molto precise legate ad una corretta dichiarazione di perdita di possesso auto in fermo amministrativo: nel caso di dubbi basta contattare l’ufficio PRA o ACI di competenza, e sapranno sicuramente darvi una spiegazione più dettagliata dei requisiti necessari.
Diventa importante così non farsi abbindolare da ditte poco serie o interessate solo al proprio tornaconto, che vorrebbero farvi vendere la vostra auto in fermo amministrativo con motivazioni errate o non accettate: questo espediente viene di solito utilizzato da queste ditte per non dover segnalare il proprio nome sui documenti ufficiali dell’auto. In questo modo, continuerete a figurare come i veri proprietari, e perseguibili in caso di reati con oggetto l’auto venduta.

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Anche se non previsto dalla legge, solitamente l’iscrizione viene preceduta da un preavviso di fermo (atto non formale) così come raccomandato dall’Agenzia delle Entrate, per cui unico obbligo a carico del concessionario della riscossione è la comunicazione dell’iscrizione del fermo al debitore sopra cui ricade.
Esistono dei regolamenti interni disposti da Equitalia al fine di omogenizzare le procedure dei vari agenti di riscossione e che fissano l’importo minimo di debito sotto il quale non è possibile agire.
Questo è di 50 euro. Contro i regolamenti non si può agire in quanto si tratta di regole interne di condotta non imposte dalla legge, che vogliono coordinare al meglio l’operato di tutti gli esattori (Cerit, Serit, Gerit, etc.).
Scopo del preavviso di fermo è scongiurare il fermo, informando il debitore che si è dato avvio alla procedura.
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Nel caso si contravvenga a questa divieto viene prevista la sanzione (art. 214, comma 8, del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285). Il proprietario dell?auto deve far cessare la circolazione del mezzo o lo faranno le forze dell’ordine in caso sarete fermati.
Sul veicolo o anche sul bene strumentale come macchinari o attrezzature sarà apposto un sigillo che sarà rimosso quando sarà terminato il decorso il periodo di fermo amministrativo. Nel caso di fermo il veicolo viene trattenuto presso l’organo di polizia, con menzione nel verbale di contestazione.
All’autore della violazione si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 770 a euro 3.086, nonché la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.
Ma non solo perchè in questo caso è disposta anche la confisca del bene il che equivale a perdere l’intero valore residuo del bene.
Le spese per la custodia del mezzo nel deposito saranno a carico del proprietario del mezzo.
Nel caso intendiate presentare ricorso la restituzione non potrà comunque avvenire prima del provvedimento della autorità giudiziaria che rigetta il ricorso.

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Avviso di fermo da parte di equitalia | Siamo un’azienda italiana | Auto con fermo? La compriamo noi

Anche se non previsto dalla legge, solitamente l’iscrizione viene preceduta da un preavviso di fermo (atto non formale) così come raccomandato dall’Agenzia delle Entrate, per cui unico obbligo a carico del concessionario della riscossione è la comunicazione dell’iscrizione del fermo al debitore sopra cui ricade.
Esistono dei regolamenti interni disposti da Equitalia al fine di omogenizzare le procedure dei vari agenti di riscossione e che fissano l’importo minimo di debito sotto il quale non è possibile agire.
Questo è di 50 euro. Contro i regolamenti non si può agire in quanto si tratta di regole interne di condotta non imposte dalla legge, che vogliono coordinare al meglio l’operato di tutti gli esattori (Cerit, Serit, Gerit, etc.).
Scopo del preavviso di fermo è scongiurare il fermo, informando il debitore che si è dato avvio alla procedura.
Il preavviso contiene il termine di 20 giorni entro il quale pagare la somma dovuta, più tasse e spese accessorie.

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Il veicolo deve essere immatricolato a partire dal 2008

Quando l’automobilista non ha i soldi per pagare le cartelle esattoriali (anche a rate) e quindi cancellare il fermo amministrativo, perde definitivamente l’uso dell’auto, né la può rottamare (infatti con il fermo in corso, l’auto non può essere radiata). In alcune Regioni poi, anche con il fermo, si deve pagare il bollo auto. Senza contare che, chi non ha un garage ove lasciare l’auto, dovrà anche rinnovare l’assicurazione nonostante il fermo (è lo scotto di lasciare l’auto su una strada pubblica).
Per questo motivo, se vuoi risolvere il tuo problema di fermo amministrativo, contattaci al numero di telefono 327 0433320 oppure via e-mail info@autofermoamministrativo.it, ricordati che ci interessano solo auto immatricolate dal 2008 in poi

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Avviso di fermo da parte di equitalia | Che novità ci sono nella normativa di fermo | La nostra sede fisica è a Ferrara in via Foro Boario 136 | Circolare in strada su un veicolo con fermo

Anche se non previsto dalla legge, solitamente l’iscrizione viene preceduta da un preavviso di fermo (atto non formale) così come raccomandato dall’Agenzia delle Entrate, per cui unico obbligo a carico del concessionario della riscossione è la comunicazione dell’iscrizione del fermo al debitore sopra cui ricade.
Esistono dei regolamenti interni disposti da Equitalia al fine di omogenizzare le procedure dei vari agenti di riscossione e che fissano l’importo minimo di debito sotto il quale non è possibile agire.
Questo è di 50 euro. Contro i regolamenti non si può agire in quanto si tratta di regole interne di condotta non imposte dalla legge, che vogliono coordinare al meglio l’operato di tutti gli esattori (Cerit, Serit, Gerit, etc.).
Scopo del preavviso di fermo è scongiurare il fermo, informando il debitore che si è dato avvio alla procedura.
Il preavviso contiene il termine di 20 giorni entro il quale pagare la somma dovuta, più tasse e spese accessorie.

Il Fermo Amministrativo, producendo il blocco dell’auto o di altro bene mobile iscritto al P.R.A., limitando la possibilità di utilizzo dell’autoveicolo, rischia di diventare fortemente penalizzante soprattutto nei confronti di chi, col proprio autoveicolo ci lavora.
In questo senso, il Decreto Sviluppo, oggi convertito nella legge 12 luglio 2011, stabilisce che il Fermo e quindi le Ganasce Fiscali, debbano essere precedute dall’invio per mezzo posta ordinaria di due solleciti di pagamento e che tra i due solleciti devono intercorrere almeno sei mesi.
La tutela del contribuente viene così rafforzata, avendo lo stesso, tutto il tempo per rendersi conto di ciò che sta accadendo.

In taluni casi, può capitare che alcune ditte si propongano di acquistare la tua auto gravata da fermo amministrativo, ma imponendo una condizione: che al momento del ritiro si dichiari una perdita di possesso dell’auto in questione, con svariate motivazioni irregolari, a volte giustificate da un ricambio di pezzi usati o altre cause poco credibili. Si può essere tentati dall’accettare questa condizione, perché ci si trova in un momento economico sfavorevole.
Purtroppo, però, questo tipo di compravendita è illegale, e potrebbe metterti in una situazione futura spiacevole.
Infatti, ci sono motivazioni molto precise legate ad una corretta dichiarazione di perdita di possesso auto in fermo amministrativo: nel caso di dubbi basta contattare l’ufficio PRA o ACI di competenza, e sapranno sicuramente darvi una spiegazione più dettagliata dei requisiti necessari.
Diventa importante così non farsi abbindolare da ditte poco serie o interessate solo al proprio tornaconto, che vorrebbero farvi vendere la vostra auto in fermo amministrativo con motivazioni errate o non accettate: questo espediente viene di solito utilizzato da queste ditte per non dover segnalare il proprio nome sui documenti ufficiali dell’auto. In questo modo, continuerete a figurare come i veri proprietari, e perseguibili in caso di reati con oggetto l’auto venduta.

Nel caso si contravvenga a questa divieto viene prevista la sanzione (art. 214, comma 8, del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285). Il proprietario dell?auto deve far cessare la circolazione del mezzo o lo faranno le forze dell’ordine in caso sarete fermati.
Sul veicolo o anche sul bene strumentale come macchinari o attrezzature sarà apposto un sigillo che sarà rimosso quando sarà terminato il decorso il periodo di fermo amministrativo. Nel caso di fermo il veicolo viene trattenuto presso l’organo di polizia, con menzione nel verbale di contestazione.
All’autore della violazione si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 770 a euro 3.086, nonché la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.
Ma non solo perchè in questo caso è disposta anche la confisca del bene il che equivale a perdere l’intero valore residuo del bene.
Le spese per la custodia del mezzo nel deposito saranno a carico del proprietario del mezzo.
Nel caso intendiate presentare ricorso la restituzione non potrà comunque avvenire prima del provvedimento della autorità giudiziaria che rigetta il ricorso.

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