Se hai ricevuto una notifica di fermo amministrativo, sicuramente stai iniziando a pensare al modo più equo e conveniente per risolvere il problema. Tenere un’auto parcheggiata in garage con un fermo amministrativo non è certamente la soluzione più conveniente per te. Ed è proprio qui che entriamo in gioco noi, offrendoti la possibilità di liberarti di un vero e proprio peso, come può essere un veicolo sotto fermo amministrativo. La nostra azienda si occupa di tutti i dettagli indispensabili per la vendita di auto e motocicli con fermo amministrativo, a partire dal ritiro del veicolo con un carro attrezzi, ovunque si trovi la tua auto.

Cos’è un fermo amministrativo e chi si occupa della riscossione dei crediti

Il fermo amministrativo è un provvedimento che può essere adottato in diversi casi, quando l’ente creditore non può procedere con il pignoramento dei beni. Questo provvedimento rientra nel Titolo II del d.P.R. n. 602/1973, intitolato “Riscossione Coattiva”, e capo II, intitolato “Disposizioni particolari in materia di espropriazione di beni mobili registrati”. Gli enti competenti, come i Comuni, le Regioni, lo Stato, l’INPS, possono richiedere il fermo amministrativo all’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER) per riscuotere gli importi dovuti.

Gli importi soggetti a fermo amministrativo possono riguardare multe relative a infrazioni al Codice della Strada, ma anche tributi o tasse di varia natura, come ad esempio l’IRPEF, l’IVA o il bollo auto. È importante sottolineare che il fermo amministrativo non è una misura cautelare, ma un provvedimento che facilita l’esecuzione forzata da parte del concessionario.

Le fasi che portano al fermo amministrativo e i suoi limiti

La procedura di fermo amministrativo inizia con la notifica al contribuente della cartella esattoriale che contiene l’importo da pagare. Il contribuente ha 60 giorni dalla notifica per regolarizzare la propria posizione e evitare l’iscrizione del fermo amministrativo al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).

Tuttavia, 30 giorni prima dell’iscrizione del fermo amministrativo, viene inviato un preavviso al debitore per avvisarlo dell’imminente provvedimento. È fondamentale che entrambe le notifiche vengano effettuate correttamente affinché il fermo amministrativo sia considerato legittimo.

Il mancato pagamento dell’importo dovuto entro 30 giorni dal ricevimento del preavviso porta all’effettiva iscrizione del fermo amministrativo. In questo caso, il debitore sarà soggetto a sanzioni pecuniarie che vanno da 1.988,00 euro a 7.953,00 euro, oltre a sanzioni accessorie come la revoca della patente e la confisca del veicolo.

Durante il periodo di fermo amministrativo, il debitore non può circolare liberamente con il veicolo, né può rottamarlo o esportarlo. Il veicolo non può essere parcheggiato su suolo pubblico e la vendita del veicolo deve essere comunicata all’acquirente. Tuttavia, l’acquirente può richiedere l’annullamento dell’atto di vendita o una revisione del prezzo.

Come evitare il fermo amministrativo

Per evitare il fermo amministrativo al PRA, il debitore ha diverse opzioni. Può richiedere la rateizzazione del debito o beneficiare di provvedimenti di cancellazione o sospensione del debito.

La rateizzazione del debito consente al debitore di pagare l’importo dovuto in più rate, con la sospensione del fermo amministrativo dopo il pagamento tempestivo della prima rata.

In alcuni casi, l’ente creditore può decidere di sgravare il debito del contribuente, revocando così il fermo amministrativo.

Una volta che il debito è stato completamente pagato, l’Agenzia delle Entrate Riscossione provvede a trasmettere telematicamente il provvedimento di cancellazione al PRA, liberando il contribuente da ulteriori adempimenti.

Casi in cui non si può procedere con il fermo amministrativo

Esistono alcuni casi in cui non è possibile procedere con il fermo amministrativo. Secondo l’art. 86, co.2, ultimo periodo, un bene mobile indispensabile e strumentale allo svolgimento dell’attività d’impresa o della professione non può essere sottoposto a fermo amministrativo. Tuttavia, il debitore deve dimostrare questa condizione all’ente creditore con documentazione idonea allegata a un’apposita istanza.

Inoltre, i veicoli utilizzati per il trasporto di persone con disabilità non possono essere soggetti a fermo amministrativo.

La procedura di fermo amministrativo sarà anche impedita se il veicolo è intestato a più soggetti, ma solo uno di essi è individuato come debitore dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Come vendere un veicolo con fermo amministrativo

Grazie alla nostra pluriennale esperienza nella gestione e vendita di auto con fermo amministrativo, possiamo garantirti un prezioso aiuto, non solo in termini di consulenza sul fermo amministrativo, ma anche in termini di vendita effettiva. In altre parole, se lo desideri, la nostra azienda ti offre la possibilità di disfarti del fermo amministrativo che l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha imposto alla tua auto o motociclo, semplicemente acquistando il tuo veicolo e garantendo un pagamento equo e immediato.

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Conclusioni

Risolvere un fermo amministrativo su auto e motocicli può essere un processo complesso e oneroso. Tuttavia, grazie alla nostra assistenza esperta, puoi affrontare questa situazione in modo equo e conveniente. La nostra azienda si occupa di tutti gli aspetti della vendita di veicoli con fermo amministrativo, garantendo un servizio completo e professionale. Non lasciare che un fermo amministrativo diventi un peso per te, contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata.