Il fermo amministrativo su veicoli: un’analisi completa delle regole da sapere

Quando avviene l’attuazione del fermo amministrativo: esclusioni per veicoli lavorativi e per persone disabili

Approfondiamo i casi specifici in cui l’ente di riscossione dà luogo al fermo amministrativo di un veicolo. In dettaglio, se un contribuente:

  • non ha saldato una cartella esattoriale
  • non ha richiesto un piano di rateizzazione
  • non ha ottenuto una sospensione o cancellazione del debito

allora, dopo 60 giorni dalla notifica della cartella, l’Agenzia delle entrate-Riscossione è obbligata per legge a intraprendere ulteriori azioni per recuperare le somme richieste dagli enti creditori. Una delle procedure possibili per garantire il recupero delle somme non pagate è l’istituzione del fermo amministrativo.

Regolamentazione del fermo amministrativo del veicolo

La normativa vigente (art. 86, comma 1, DPR n. 602/73) stabilisce che l’Agenzia delle entrate-Riscossione può ordinare l’immobilizzazione dei veicoli registrati a nome del debitore mediante l’iscrizione del fermo amministrativo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Prima di tale procedura, viene inviato un preavviso per consentire al debitore di regolarizzare la sua posizione.

Se, dopo 30 giorni dalla notifica del preavviso di fermo, il debitore non ha:

  • salvato le somme dovute
  • richiesto la rateizzazione
  • ottenuto provvedimenti di sgravio (cioè cancellazione del debito) o sospensione

l’ente di riscossione procede con l’iscrizione del fermo amministrativo al PRA. Fino a quando il debito non è estinto, l’uso del veicolo è punito con sanzioni.

In caso di rateizzazione o di definizione agevolata delle somme dovute, il fermo viene sospeso dopo il pagamento completo e tempestivo della prima rata.

Quando il debito è interamente saldato, l’Agenzia delle entrate-Riscossione invia telematicamente al PRA il provvedimento di cancellazione del fermo. Il contribuente, quindi, non deve presentare alcuna richiesta.

In caso di cancellazione del debito da parte dell’ente creditore, la revoca del fermo viene effettuata automaticamente.

Fermo amministrativo: esenzione per i veicoli di lavoro

Secondo la legge (art. 86, comma 2, DPR n. 602/73), il fermo amministrativo non viene attuato se dimostri, entro 30 giorni dal ricevimento del preavviso di iscrizione, che il veicolo è strumentale all’attività di impresa o della professione esercitata.

Il veicolo soggetto alla procedura di fermo deve essere di tua proprietà (sia come persona fisica sia come persona giuridica) e l’uso del veicolo deve essere rilevante per l’attività d’impresa o professionale.

È necessario presentare agli sportelli dell’ente di riscossione o inviare per raccomandata A/R il modello F2 “”Istanza di annullamento preavviso fermo bene strumentale””, allegando la documentazione necessaria per attestare la strumentalità del veicolo.

Fermo amministrativo: esenzione per i veicoli dei disabili

L’Agenzia delle entrate-Riscossione non attua il fermo amministrativo per i veicoli utilizzati o destinati all’uso di persone diversamente abili. Se il fermo è già stato registrato, provvede alla sua cancellazione.

È necessario presentare agli sportelli dell’ente di riscossione o inviare per raccomandata A/R il modello F3 “Istanza di annullamento preavviso-cancellazione fermo bene ad uso persona diversamente abile”, allegando la documentazione necessaria per attestare l’utilizzo del veicolo per il trasporto di persone diversamente abili.