Fermo Amministrativo 2020: Fermo amministrativo e Codice della Strada | Conseguenze del fermo amministrativo per il debitore | 46

Con la detenzione amministrativa, un’entità o amministrazione può bloccare un’attività appartenente al debitore che è registrata in un registro pubblico. Nel caso del blocco amministrativo dell’auto, il bene è registrato presso al PRA, acronimo del Public Automobile Register, e l’amministrazione può decidere per la detenzione, impedendo così al proprietario di circolare con l’auto e persino venderla. La causa della detenzione amministrativa può essere il mancato pagamento di tasse, imposte o multe, imposte a causa di una violazione del codice della strada.

Quali sono le conseguenze di questo fatidico fermo amministrativo? Il proprietario non ha più l’auto, almeno fino a quando non ha pagato il suo debito, annullando così la registrazione dal PRA. Pertanto non può circolare con il veicolo, pena una multa. inoltre, il veicolo non può essere demolito, cancellato dal registro pubblico o portato all’estero. Anche gli acquirenti del veicolo soggetto a detenzione non potranno circolare su strade e autostrade italiane. Se, nonostante la detenzione, il debitore non paga, il concessionario venderà l’auto per recuperare il credito.

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Fermo amministrativo e Codice della Strada

Fermo amministrativo e Codice della Strada
Il codice della strada prevede, per alcune violazioni, il fermo amministrativo anche come sanzione accessoria, quindi ulteriore rispetto alla sanzione pecuniaria. È peraltro disposto automaticamente il fermo amministrativo del mezzo in tutti i casi in cui viene applicata la sanzione accessoria della sospensione della patente, almeno che il veicolo non appartenga ad una persona che è completamente estranea alla violazione o al reato e nei casi in cui la circolazione è avvenuta contro la volontà di questa persona (così stabilisce l’art. 214 c.d.s.).
In questo caso il Codice della Strada prevede anche che:
“Sul veicolo deve essere collocato un sigillo, secondo le modalità e con le caratteristiche fissate con decreto del Ministero dell’interno, che, decorso il periodo di fermo amministrativo, è rimosso a cura dell’ufficio da cui dipende l’organo di polizia che ha accertato la violazione (…)”.
Come già detto, il veicolo, se non affidato a terzi specializzati nella custodia, viene affidato al proprietario, che ha l’obbligo di custodirlo in luogo non soggetto a pubblico passaggio. La circolazione con il mezzo sottoposto a fermo, pertanto, non soltanto rappresenta una violazione punita con una bella sanzione amministrativa, ma rappresenta anche violazione dei doveri del custode, il che porta conseguenze anche di carattere penale.

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Auto sottoposta a fermo: è possibile la rottamazione?

Un veicolo sottoposto a fermo non può, in generale, essere radiato dal Pra: tale è stato il chiarimento fornito dal ministero benché tuttavia non esista alcun divieto del genere tra le conseguenze delle ganasce fiscali, conseguenze stabilite dall’articolo 5 del decreto 503/98 emanato dall’allora ministero delle Finanze. La norma sancisce solo il divieto di circolazione e l’inopponibilità all’esattore di eventuali atti di cessione (vendite o donazioni).

In verità è possibile però radiare un’auto solo quando abbia subito danni ingenti o sia distrutto (ad esempio a causa di incidenti stradali). E ciò in ragione del fatto che il mezzo non potrebbe mai costituire una garanzia per l’Agente della Riscossione ed essere sottoposto a pignoramento. Come infatti abbiamo detto in apertura, sebbene fermo e pignoramento siano due misure autonome e differenti, la prima è rivolta a rendere efficace il secondo (anche se poi, nella prassi, essa è più che sufficiente a costringere il debitore a pagare).

Se dunque il valore commerciale dell’auto è ridotto a zero è possibile presentare al PRA una richiesta di radiazione per demolizione di un veicolo gravato da un fermo purché sia allegato un certificato di rottamazione. La concessione dell’autorizzazione è comunque a discrezione dell’amministrazione.

Fuori da questo caso, per demolire e radiare un’auto sottoposta al fermo non c’è altro mezzo che pagare tutto il debito.

Nella prassi avviene spesso che il PRA accetti anche di trascrivere le radiazioni per esportazione che creano qualche problema alla Pubblica amministrazione creditrice del proprietario del veicolo: mentre la rottamazione di solito riguarda mezzi in cattive condizioni e quindi poco appetibili per qualsiasi creditore, l’esportazione all’estero (magari anche fittizia) potrebbe essere una scappatoia per evitare il fermo, visto che per il riscossore sarà poi difficile agire all’estero.

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Come evitare il fermo amministrativo

Come evitare il fermo amministrativo
Il fermo può essere evitato; non si tratta di un trucco ma di una possibilità: è sufficiente cointestare il veicolo a una seconda persona, può trattarsi di un amico o di un congiunto; l’amministrazione non potrebbe dunque procedere al fermo, in quanto sarebbe illegittimo. Lo hanno stabilito diverse sentenze che hanno prescritto che il debito di uno degli intestatari non debba ledere il diritto del cointestatario di utilizzare l’automobile.

Dunque, nel caso in cui non si è pagato il bollo o una multa, se l’auto è intestata anche a una seconda persona, la vettura potrò circolare liberamente.
Una seconda possibilità si verifica quando l’automezzo è utilizzato, dal contribuente, per motivi di lavoro. Dal momento in cui il soggetto debitore dell’amministrazione riceve il preavviso di fermo, ha un mese di tempo per dimostrare che l’auto gli serve per lavorare e dunque per vivere; l’automezzo deve essere strumentale alla professione: si pensi agli agenti di commercio oppure ai proprietari di un mezzo impiegato in un cantiere edile; il fermo pregiudicherebbe l’attività lavorativa. Ovviamente i mezzi usati per un’attività lavorativa dovranno risultare iscritti in contabilità.

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Fermo amministrativo automobili, moto, scooter, macchine agricole, pullman 2020

Fermo amministrativo automobili, moto, scooter, macchine agricole, pullman 2020

Il Fermo amministrativo Fiscale automobili, moto, scooter, macchine agricole, pullman 2020 è un procedimento formale attraverso il quale, l’ADE, attiva specifiche procedure a garanzia del credito degli Enti impositori.
Per cui se il contribuente non paga entro 60 giorni dalla notifica una cartella di pagamento, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione, invia al debitore una comunicazione attestante l’attivazione di procedure cautelari ed esecutive per recuperare le somme ancora dovute.
Se il debito è minore di 1000 euro, tali procedure non iniziano prima di 120 giorni dall’invio per posta ordinaria, della prima comunicazione contenente il dettaglio del debito.
Vediamo quindi cos’è e come funziona il Fermo amministrativo Fiscale 2020 dell’automobili, moto, scooter, macchine agricole, pullman o della moto, come e dove verificare se c’è il fermo sull’automobili, moto, scooter, macchine agricole, pullman, moto o furgone cosa fare dopo aver ricevuto la comunicazione con il preavviso di Fermo amministrativo Fiscale automobili, moto, scooter, macchine agricole, pullman, come cancellare e far revocare il provvedimento cautelare ed esecutivo dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione e al PRA e come comportarsi con il bollo e l’assicurazione.

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Fermo amministrativo Fiscale 2020 novità in Legge di Bilancio 2020:

Fermo amministrativo Fiscale 2020 novità in Legge di Bilancio 2020:
Come previsto dalla nuova Manovra 2020, cambia dal prossimo anno la procedura di recupero delle somme evase che diventerà ancora più veloce.
Il Comune, infatti, non dovrà più attendere i tempi di iscrizione a ruolo del debito con conseguente emissione della cartella di pagamento ma potrà avviare sin da subito tutte le procedure esecutive e cautelari previste oggi, come ad esempio il Fermo amministrativo Fiscale, l’ipoteca o il pignoramento veloce tasse locali.

Fermo amministrativo Fiscale: di cosa si tratta e come verrà applicato nel 2020?
Che cos’è il Fermo amministrativo Fiscale dell’automobili, moto, scooter, macchine agricole, pullman o della moto? Il Fermo amministrativo Fiscale è un procedimento cautelare e poi esecutivo, che l’ADE, può attivare nel caso in cui il contribuente a cui è stata notificata una cartella esattoriale, non paghi l’importo del debito entro 60 giorni.
Ma esattamente cos’è il Fermo amministrativo Fiscale automobili, moto, scooter, macchine agricole, pullman e moto? E’ un atto formale attraverso il quale Equitalia, o altro agente della riscossione, dispone il blocco dei veicoli a motore intestati al debitore.
Cosa significa avere un veicolo con Fermo amministrativo Fiscale? Che il veicolo a motore, per cui automobili, moto, scooter, macchine agricole, pullmanmobili, moto, scooter, macchine agricole, pullman ecc, oggetto di garanzia del credito per gli Enti impositori, viene bloccato temporaneamente tramite un atto ufficiale.
Per cui se il debitore subisce un Fermo amministrativo Fiscale sulla sua automobili, moto, scooter, macchine agricole, pullman per una cartella di pagamento non pagata fino a quando non estinguerà il debito, il veicolo non potrà circolare su strada, non potrà essere radiato dal PRA esportato all’estero o demolito, ma potrà essere venduto anche se il nuovo acquirente non potrà comunque farlo circolare o demolire.
Coloro i quali verranno trovati a non rispettare le suindicate limitazioni, incorreranno inoltre, in una sanzione amministrativa che varia tra 1.988 e 7.953 euro, oltre ovviamente al sequestro del veicolo.

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Cancellazione del fermo amministrativo fiscale automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion: costi 2020

Cancellazione del fermo amministrativo fiscale automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion: costi 2020
Per procedere alla cancellazione del fermo amministrativo fiscale ex Equitalia, il contribuente deve pagare il debito iscritto a ruolo, farsi rilasciare dall’Agente di riscossione, la certificazione attestante il pagamento del debito e recarsi al PRA.

Al PRA devono essere forniti i dati del veicolo, l’importo del credito ed il Certificato di proprietà del veicolo oggetto di provvedimento cautelare ed esecutivo e per il quale si richiede la cancellazione del fermo amministrativo fiscale, il cui costo è pari a 32 euro imposta di bollo.

In alternativa al CdP, il proprietario del veicolo può utilizzare anche il modello NP-3, ma in questo caso il costo aumenta a 48 euro.

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con certficato d proprietà veicolo 32 euro di imposta di bollo
con modello NP-3 48 euro

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Come venire a conoscenza se c’è un fermo amministrativo fiscale sulla tua automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion?

Come venire a conoscenza se c’è un fermo amministrativo fiscale sulla tua automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion?
Il contribuente per sapere se c’è un fermo amministrativo fiscale sull’automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion da acquistare o su un veicolo di cui è proprietario, può:
Richiedere una visura della targa del veicolo all’ACI – fermo amministrativo fiscale ACI – PRA: il costo per la visura è di 6,00 euro e può essere richiesta anche online o presso una delegazione ACI o agenzie di pratiche automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion.
Ti ricordo che il mezzo sottoposto a ganasce fiscali, può essere venduto ma permane per il nuovo acquirente l’impossibilità di circolare con quel veicolo fino a quando il debito non verrà saldato, per cui prima di procedere all’acquisto di un’automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion usata, si consiglia di fare molto attenzione e richiedere una visura sulla targa.

Per quanto riguarda invece il pagamento del bollo automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion e l’assicurazione dell’automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion o moto con fermo amministrativo fiscale, vi è l’impossibilità di pagare il bollo automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion fin quando non viene cancellato il fermo, nel frattempo è meglio dichiarare la perdita di possesso del veicolo, seguendo le indicazioni regionali di riscossione del bollo automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion 2019.

In merito all’assicurazione, se il veicolo oggetto di fermo amministrativo fiscale non è parcheggiato su strada ma in box o garage privati al chiuso, è possibile non assicurarlo, se invece è su strada, è bene sapere che qualora coinvolto in un sinistro stradale, la compagnia di assicurazione non risarcirebbe il danno, in quanto il veicolo non sarebbe dovuto circolare.

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Cancellare il Fermo amministrativo fiscale automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion 2020

Cancellare il Fermo amministrativo fiscale automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion 2020

Come cancellare il fermo amministrativo fiscale sulla propria automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion?
Per levarlo occorre che il debitore, entro 30 giorni, a partire dalla data di notifica della comunicazione del fermo, saldi il proprio debito iscritto a ruolo.
Per cui se effettua il pagamento delle somme dovute, il provvedimento cautelare decade.
In caso contrario, l’AdER, procede ad iscrivere il fermo amministrativo fiscale al Pubblico Registro automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camionmobilistico (PRA) e se il proprietario non procede al pagamento, l’Agente può disporre anche il pignoramento automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion e la sua vendita all’asta.
Novità fermo amministrativo fiscale e rateizzazione:
La rateizzazione blocca le ganasce fiscali – fermo amminstrativo, ciò significa che il contribuente può ricorrere alla dilazione del debito per evitare il fermo del veicolo.

L’ammissione o la riammissione alla rateazione Equitalia ed il pagamento contestuale della prima rata, infatti, cancellano il fermo amministrativo fiscale già disposto sull’automobile, moto, scooter, macchina agricole, pullman, camion del debitore, detta revoca e cancellazione.

In caso quindi di rateizzazione, il pagamento della prima rata, comporta la possibilità per il debitore di richiedere all’Agente della riscossione, la sospensione del provvedimento di fermo, al fine di poter circolare con il veicolo interessato.
In questa ipotesi, Equitalia, provvede a rilasciare un apposito documento contenente il proprio consenso all’annotazione della sospensione del fermo, che anche in questo caso il debitore dovrà presentare direttamente al PRA.

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